Un ragazzo dell'età della NicolaCrew incontra un parente di cui si fida molto, il quale - sociologo- asserisce che i ragazzi di questa generazione non siano brave persone. "Ed io?" si domanda. "Beh, racconti molte bugie?" gli chiede il sociologo;
"No, in genere sono sincero!" gli risponde il ragazzo.
"Hai rubato la fidanzata a qualcuno dei tuoi amici?"
"Nella maniera più assoluta";
"Hai mai ucciso qualcuno?"
"Per carità, no";
"Onori tua madre e tuo padre?"
"Beh, a parte qualche incomprensione sì, li onoro".
"Allora sei un bravo ragazzo".
Il ragazzo sorrise ma un dubbio lo assalì:
"E se volessi diventare perfetto, superiore agli altri?"
"Vediamo...Sto aiutando una famiglia in difficoltà economiche ad uscire da questa condizione. Ti va di offrire i tuoi risparmi?"
"In verità..."
E andò via triste.
Singore e signori, vi abbiamo presentato una trasposizione moderna della parabola del giovane ricco.
Quante volte noi crediamo di fare bene ma non facciamo il Bene.
Anche la Nicolacrew pecca di ingenuità rispetto a queste dinamiche.
Diamoci da fare, cominciando a metterci a servizio dei fratelli e della comunità, per poi arrivare ai poveri e ai deboli.
Il 29 settembre avremo la dedicazione della nostra parrocchia (San Nicola in Barletta) e sarebbe bello se dismessi i panni dei giovanissimi vip, facessimo un pò di quel dovere che persone come MariaGrazia e Teresa (o addirittura le signore della parrocchia, che hanno famiglia) fanno tutti i giorni.
Per tanto vi chiedo, in questo primo incontro dell'anno 2006/07 di mettervi a disposizione. Ognuno secondo le proprie possibilità: chi vuole faccia il catechista o l'educatore o l'animatore o stia nel coro o proclami le letture o dia una mano a me o ancora chieda a Don Vito se è felice come uomo, come ragazzo, come fratello.
Voi non siete arrivati a me per essere persone qualsiasi. Siete straordinari. Dimostratelo.
lunedì, settembre 25, 2006
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